Sei arrivato nella Val D’Ayas e stai cercando quale escursione fare. Un’escursione che non dovresti assolutamente perderti è quella che porta al Palon di Resy! Lo spettacolo che avrai, una volta arrivato in cima, sarà impagabile! Vedere per credere! Ti aspetto su 😉
Come arrivare al Palon di Resy
Partenza | Saint Jacques |
Fermate intermedie | Resy, Rifugio Ferraro, Rifugio Guide d’Ayas |
Arrivo | Palon di Resy |
Dislivello | +1000m |
Distanza | 5 km |
Tempo | 3 h |
Difficoltà | Media |
Segnavia | 9, 8c |
Da Saint Jacques a Resy
L’escursione inizia da Saint Jacques. Una volta davanti la piccola chiesa, troveremo delle segnaletiche gialle che ci indicheranno il percorso. Proseguiamo lasciandoci la chiesa sulla destra e seguiamo il sentiero numero 9 che ci porterà nel piccolo abitato di Resy.
Continuando per un breve tratto sull’asfalto, entreremo a breve in un ripido sentiero. Questo è l’antico sentiero degli abitanti di Resy, e si prosegue prendendo rapidamente quota. Salendo tra boschi di larici e sempreverdi, e tra punti panoramici mozzafiato, in 50 minuti arriveremo al piccolo paesello di Resy (2077m). Qui, troviamo i due rifugi: Rifugio G.B. Ferraro e Rifugio Guide di Frachey. Il Rifugio Ferraro, solitamente, è la tappa dove mi fermo sempre per una pausa pranzo condita da polenta, birretta e bombardino, il tutto su una vista mozzafiato sulla Val d’Ayas. E nonostante ci salgo spesso, non riesco ancora ad abituarmi a questa splendida vista!
Resy è un importante reperto storico della Val d’Ayas, in quanto è uno dei più antichi abitati Walser meglio conservati.
Da Resy al Palon di Resy
Una volta goduta la vista sulla Val D’Ayas da Resy, continuiamo verso il Palon; lì la vista sarà ancora più mozzafiato, ve lo garantisco.
Dal Rifugio Ferraro, proseguiamo per circa 600 m sulla carrabile, seguendo le indicazioni per il Colle Bettaforca. Ad un certo punto, sulla nostra sinistra, troveremo delle indicazioni e un piccolo sentiero da seguire. Il segnavia da tenere d’occhio per il Palon è l’8c e lo troveremo segnato su un masso con una freccia che ci indica di prendere il sentiero sulla nostra sinistra.
Percorriamo il sentiero, inizialmente a gradoni, per poi iniziare a prendere quota rapidamente, quando il sentiero si fa più ripido. Arrivati all’ultima, temibile, ripida salita, pieghiamo sulla sinistra. Qui cominceremo a vedere la croce posta sul Palon. Seguiamo il sentiero molto ripido, sino ad arrivare in cima.
Qui la fatica viene ampiamente ripagata dalla meravigliosa vista sul maestoso massiccio del Monte Rosa. Abbiamo una vista a 360°, dalla Dent d’Herens al Castore e alla Pyramide Vincent. In basso possiamo riconoscere il Pian di Verra e il Lago Blu. A sud, oltre il sipario delle vette della media Val d’Ayas, spiccano decine di cime, tra cui il Gran Paradiso, l’Emilius, la Tersiva, il Glacier, la Rosa dei Banchi, l’Avic, la Grivola e tanti altri…A nord non possiamo non notare i due rifugi: il Mezzalama e delle Guide d’Ayas.
Il ritorno a Saint Jacques e i laghi di Resy
Dal Palon, si ridiscende facendo lo stesso percorso. Se vogliamo, possiamo fare una variazione allungando per i laghi di Resy, seguendo il segnavia 8D. Da qui, si torna indietro e si scende verso Resy e i rifugi, per poi ripercorrere il sentiero dell’andata verso Saint Jacques.
Palon di resy, escursione invernale
Per quanto riguarda l’escursione invernale di questo itinerario, bisogna fare attenzione ad alcuni punti ritenuti pericolosi per valanghe. Il sentiero prosegue tranquillo fino al crestone e all’ultima salita (subito dopo usciti dal rado bosco), dove sulla cresta sommitale ed orientale possiamo trovare spesso cornici nevose. A causa della natura del terreno e dell’esposizione, l’escursione è sconsigliata con rischio valanghe da 3 in su. Quindi, prima di partire per l’escursione, controllare il bollettino valanghe. Si consiglia, inoltre, di valutare ad una rinuncia dell’escursione in caso il manto nevoso dovesse essere eccessivo già ad inizio escursione.
La salita al Palon di Resy non è tra gli itinerari segnalati per ciaspole, quindi è obbligatorio munirsi del kit di sicurezza composto da ARTVA, pala e sonda.
traccia dell’escursione su wikiloc (escursione invernale)
Cosa indossare per un’escursione invernale?
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- Fermarti quando il tuo corpo e la tua mente lo necessitano.
- Riprendere fiato dopo una lunga salita.
- Seguire il proprio ritmo.
- Parlarsi, ascoltarsi, capirsi, accettarsi, amarsi.
- Accettare le difficoltà e superarle.
- Non tutto si ottiene subito.
- Sorridere, sempre e comunque.
- A volte perdersi ci fa scoprire strade e panorami che ci tolgono il fiato.
- Potete mollare.
- Decidere con chi camminare è fondamentale.
- Vivere di poco è il segreto della felicità.