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Imparare ad amare: lettera d’amore alla montagna

Sto imparando tanto sull’amore negli ultimi anni.

Sto imparando che non si può amare a stagioni alterne.
Non si può amare solo quando c’è il bel tempo e si è in pianura. Che se l’amore è forte, anche se distanti, anche se passano giorni, mesi, senza vedersi, l’amore non si affievolisce ma bensì si fortifica e il desiderio di te non si ammutolisce ma bensì si fa più vivo.

Sto imparando tanto sull’amore.
Ho imparato che con la giusta attrezzatura e un buon equipaggiamento se si vuole si arriva ovunque. E sarebbe folle dire che per amare un altro essere umano io abbia dovuto prima imparare ad amare te, con qualsiasi insidia, stagione o maltempo prima di imparare ad applicare tutto questo nella mia quotidianità. Non parlo di amare un marito, un amico o fidanzato ma bensì la nostra stessa persona. E prima di riuscire a farlo su di me sei tu che mi hai insegnato come si fa.

La verità è nascosta nella natura, nei sentieri dei boschi, negli aliti di vento, nei fruscii delle foglie, nel silenzio di quando si raggiungono quote impensabili.

È bellissimo amarti d’estate. Quando sei piena di vita, di colori, di profumi. Quando i tuoi sentieri sono battuti, segnalati, visibili, aperti ad ognuno di noi. È fin troppo facile amarti quando ci rendi le cose più facili. Poi d’inverno con le tue bufere, il tuo grigiore, il freddo che ghiaccia il cuore, che tremare fa le gambe, che le guance fa arrossire, che il vento l’anima fa scuotere, invece, beh, è tutt’altro che semplice. Per raggiungerti devo coprirmi, a strati, corazzarmi. Devo studiare i tuoi malumori, le tue giornate di sole e le valanghe del tuo umore. Potrei essere travolta, colpita e sotterrata. E potrei anche scivolare accidentalmente sui tuoi strati di ghiaccio, che allestisci per farti raggiungere da quei pochi temerari che tanto ti bramano.

È davvero difficile amarsi nei nostri bui inverni ma fatelo, perché amarsi nelle nostre più calde e colorate estati è facile. Tutti ci amano quando siamo estate. Ma quando diventiamo inverno è dura, ma fatelo. Infilatevi i ramponi, attrezzatevi di piccozza e funi, e tenetevi stretti fino a quando non arriverete in cima e vi accorgerete che è già estate.

Bisogna essere foglia: lettera d’amore alla natura


I 10 comandamenti (più uno) del buon camminatore
  1. Fermarti quando il tuo corpo e la tua mente lo necessitano.
  2. Riprendere fiato dopo una lunga salita.
  3. Seguire il proprio ritmo.
  4. Parlarsi, ascoltarsi, capirsi, accettarsi, amarsi.
  5. Accettare le difficoltà e superarle.
  6. Non tutto si ottiene subito.
  7. Sorridere, sempre e comunque.
  8. A volte perdersi ci fa scoprire strade e panorami che ci tolgono il fiato.
  9. Potete mollare.
  10. Decidere con chi camminare è fondamentale.
  11. Vivere di poco è il segreto della felicità.

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