Il primo libro di “Libri in Viaggio” si tratta di uno dei classici più famosi di sempre. La città in cui l’ho lasciato mi ha dato un sacco di emozioni per vari motivi, tra cui anche l’emozione di dare il via a questo progetto.
Libri in Viaggio: Siena
Piazza del Campo, 26 Luglio 2020
È una bellissima serata estiva. Il sole sta calando, la gente si riversa per le strade cercando un posticino dove poter cenare. Ci sono coppie di giovani, di anziani, famiglie e gruppi di amici.
Dopo essere uscita dall’ostello in cui pernottavo, mi dirigo verso Piazza del Campo. È praticamente a due passi ma tra le varie stradine che formano il centro storico della città continuo a perdermi.
Passano accanto a me tre ragazzi, che dopo averli superati mi urlando “Sei stupenda!”, sorrido e continuo per la mia strada. In mano ho un libro, che tra un passo e l’altro ondeggia con il movimento dei mie passi.
Mi trovo a Piazza del Campo, a Siena, e questa città sin da subito mi ha rapita.
Sono in viaggio da circa tre settimane e qui ci sono arrivata ieri, da Pisa in treno, e quest’oggi sono stata a visitare un paio di borghi nella provincia Senese. Inutile, la Toscana mi stupisce sempre più.
Ho deciso di dare il via qui, in questa magica città, a questo mio progetto segreto che porto dentro da tempo:
“Libri in Viaggio: lascio un libro in ogni piazza d’Italia!” (puoi leggere l’articolo cliccando sulla scritta blu).
Il primo libro di “Libri in Viaggio”: Le avventure di Peter Pan – James M. Barrie
Non ho le idee chiare: dove lasciarlo, come, in che modo…
Osservo la piazza da un punto esterno. Ci sono piccoli gruppi di ragazzi seduti in terra al centro della piazza, famiglie che passeggiano…Così, decido di scendere verso la Fonte Gaia, posizionata alla sinistra della Piazza.
Sembra essere l’unico posto dove potrei tentare di lasciarlo. Attorno alla fonte, ci sono dei cornicioni di pietra dove potersi sedere. Mi accomodo, accanto a me ci sono coppie e famiglie, qualche cane che abbaia, dei bambini che giocano ad acchiapparella, tutti intenti nei loro discorsi, nelle loro faccende private. Nonostante la situazione, mi sembra impossibile sentirmi sola e neanche a disagio, l’unica emozione in questo momento è: ansia!
Mi guardo un attimo attorno, il libro stretta al petto quasi fosse un bambini, guardo le persone che ho vicino per cercare di comprendere chi di loro si potrebbe accorgere di un libro abbandonato in mezzo al caos.
Non mi convince nessuno ma è arrivato il momento di farlo. Poggio il libro accanto a me, sul muretto, e mi guardo attorno. Mi alzo e senza voltarmi indietro vado via.
È fatta! Il primo libro ha lasciato le mie braccia e chissà quali saranno le sue nuove mani che lo sfoglieranno.
Il primo libro in viaggio, viene trovato
Vengo travolta da una moltitudine di emozioni! Ansia, agitazione, stupore, felicità mista a tristezza…
La mia curiosità non mi permette di allontanarmi troppo dalla Piazza, così decido di rimanere in un punto lontano ma dove potessi ancora vederlo e osservare le reazioni delle persone; questo progetto è anche un esperimento sociale.
Inizialmente, il libro rimane lì senza essere notato da nessuno. Le persone sedute accanto lo guardano senza molta curiosità, girando i lori volti altrove. Ma poi, dal nulla, accade.
Si avvicina una famiglia alla Fonte Gaia, di fronte al muretto con il piccolo Barrie. Sono di spalle a discutere di qualcosa, quando all’improvviso una ragazzina lo nota e si avvicina. Lo prende e lo fa vedere alla madre e anche la sorella maggiore si avvicina incuriosita. Immagino l’esclamazione “guarda cosa ho trovato qui!”.
A primo impatto, con il libro in mano si sono guardati attorno, per capire se fosse di qualcuno, ma subito dopo notano le prime pagine del libro scritte a penna.
Nelle prime pagine è stata scritta la presentazione del progetto e le “istruzioni” per portarlo avanti.
La mia curiosità è immensa, e quindi decido di avvicinarmi alla famiglia per capire se fosse tutto chiaro. Penso che la mia faccia parli chiaro, quando ci sono di mezzo le emozioni. Nonostante facessi finta di niente, mi hanno sgamata in pieno!
Buon Viaggio, Barrie!
“Sei tu l’hai lasciato?” – Inizialmente non sapevo se rispondere affermativamente o no, e andare via facendo finta di non saperne niente!
Ma tra un sorriso è uscito un timido ‘sì’ e un attimo dopo mi sono ritrovata in mezzo a questa famiglia che mi rivolgeva domande, incuriositi, e si complimentavano. Io sorridevo come un ebete, timida ed emozionata.
Ho conosciuto la ragazza che sarebbe stata la nuova lettrice di Barrie: Giulia della città di Como. Inoltre, mi ha anche anticipato dove avrebbe lasciato il libro, a Firenze!
Caro Barrie, buon viaggio! 🙂