Cos’è il Pulo di Altamura?
Nel territorio dell’Alta Murgia, a 7 km dalla città del pane, possiamo trovare una delle doline carsiche più grandi presenti nella zona: il Pulo di Altamura (in dialetto altamurano u pùle). L’origine del nome è ignota e si utilizza unicamente nel territorio delle Murge.
A prima vista, può sembrare non altro che una grande voragine nel terreno, profonda 90 m e con un diametro di 600 m circa. In realtà, la storia dietro a questa voragine è più intrinseca di quello che può sembrare.
Innanzitutto, l’origine del Pulo (come anche del Pulicchio di Gravina, il Pulo di Molfetta e il Pulicchio di Toritto) può essere spiegato attraverso il carsismo, ossia la doppia azione, meccanica e chimica, che la pioggia esercita sulla massa rocciosa dei calcari. C’è da pensare che la roccia è impermeabile, ma diventa molto permeabile all’acqua, nel momento in cui questa si infiltra ed erode fisicamente la roccia, creando delle rotture da parte del terreno.
Questo è il motivo per cui il territorio dell’Alta Murgia risulta assai permeabile, con assenza di corsi d’acqua superficiali e l’aridità tipica di questa regione.
Il Pulo e le sue grotte
Il Pulo di Altamura è formato da pareti rocciose dove si presentano numerose grotte, un tempo abitate da Homo Sapiens. Inoltre, in un grotta non lontana dal Pulo (in contrada Lamalunga), è stato scoperto nel 1993 lo scheletro dell’Uomo di Altamura: un Homo Neanderthal di circa 150.000 anni.
Come abbiamo precedentemente detto, il Pulo di Altamura presenta diverse grotte: ossia la “Grotta del colombo“, la “Grotta dell’imbroglio“, la “Grotta dell’orco“, “Inghiottitoio del Pulo” e la “Grotta Mario“.
Queste grotte si possono percorrere attraverso delle escursioni tramite sentieri, così da poter vivere appieno la bellezza di questa dolina carsica.
Escursioni nella dolina carsica
Gli itinerari che possiamo percorrere sono:
- Itinerario verde – Sentiero del Gheppio – Percorso superiore al costone con accesso alla grotta dell’eremita – Difficoltà: 2, lunghezza: 960 m;
- Itinerario rosso – Sentiero del Falco Grillaio – Percorso inferiore al costone, con attraversamento delle terrazze – Difficoltà: 4, lunghezza: 930 m.
- Itinerario arancione – Sentiero del Barbagianni – Escursione tra muri a secco e flora – Difficoltà: 2, lunghezza: 280 m;
- Itinerario rosa – Sentiero del Timo Spinosetto – Discesa al fondo della dolina –Difficoltà: 3, lunghezza: 270 m;
- Itinerario giallo – Sentiero dell’Asfodelo – Escursione da una parte all’altra della dolina – Difficoltà: 1, lunghezza: 1300 m;
Queste escursioni permettono di immergersi appieno in questa bellissima dolina carsica, scoprendo la flora caratteristica del territorio delle Murge e una fauna unica nel suo genere. Una forte predominanza è caratterizzata dalla presenza della macchia mediterranea, che la si può scorgere sulle pareti rocciose e sul fondo della dolina.
Arrampicata al Pulo di Altamura
Per tutti gli amanti dell’arrampicata, vi comunico che anche al Pulo di Altamura è possibile effettuare l’arrampicata libera. Come avevamo visto nell’articolo delle Gravine, in puglia c’è la possibilità di scalare le falesie all’interno di Gravine e doline carsiche.
Per quanto riguarda il Pulo, non si può scalare sempre, ma, bisogna rispettare la nidificazione dei falchi grillai e altri volatili protetti.
Quindi si può scalare dal 1 Settembre al 31 Dicembre, solo in questi mesi. Dopodiché dal 1 Gennaio al 31 Agosto è severamente vietato per proteggere, appunto, la nidificazione di alcune specie di volatili.
Come arrivare
Dalla città di Altamura si prende la strada per il Santuario della Madonna del Buon Cammino. Passato il Santuario, si prosegue dritto sulla SP 157 e dopo 4 km circa, si arriva ad un incrocio dove bisogna svoltare a sinistra. Si continua attraverso una strada sterrata fino al parcheggio, dove di fronte potremo assistere alla bellezza naturale che ci regala la Murgia.
Buona escursione 🙂
- In cammino sulla Piccola Cassia: tra cultura e natura
- Wikiloc: la traversata del Monte Baldo
- Cammino San Francesco di Paola: sui passi del santo patrono calabrese
- La Via del Mare del Cammino del Salento
- Cammino del Salento: a piedi verso Santa Maria di Leuca
I 10 comandamenti (più uno) del buon camminatore
- Fermarti quando il tuo corpo e la tua mente lo necessitano.
- Riprendere fiato dopo una lunga salita.
- Seguire il proprio ritmo.
- Parlarsi, ascoltarsi, capirsi, accettarsi, amarsi.
- Accettare le difficoltà e superarle.
- Non tutto si ottiene subito.
- Sorridere, sempre e comunque.
- A volte perdersi ci fa scoprire strade e panorami che ci tolgono il fiato.
- Potete mollare.
- Decidere con chi camminare è fondamentale.
- Vivere di poco è il segreto della felicità.