Come?! C’è una città fantasma a Tenerife?
Sì, proprio così! Quando una ragazza che viveva lì a Tenerife me l’ha detto, mi sono precipitata a visitare questo posto abbandonato.
Di che luogo parlo? Del sanatorio di Abades, si tratta di un luogo formato da circa 36 edifici situato tra il territorio di Abades e Punta de Abona.
Mi hanno sempre attirato questi luoghi, carichi di storia, intrinsechi di malinconia ed inquietudine, e se sei un fan di questi generi di posti, non puoi perdertelo!
Ma scopriamo insieme la storia di questo luogo abbandonato.
Sanatorio di Abades: la storia del lebbrosario
Durante la seconda guerra mondiale, tra il 1942 e il 1943, le Isole Canarie rimanevano spesso isolate a causa dei blocchi militari, rimanendo spesso con poche riserve di cibo e forniture mediche. A causa di queste due mancanze si diffusero diverse malattie infettive, tra cui la lebbra.
Sembra che nel giro di poco tempo, ci fu una grande diffusione di questa malattia, stimando circa 100 morti al giorno. Inoltre, le persone infette venivano emarginate dalla società e, dato i grandi numeri di morti, i corpi venivano direttamente gettanti in mare, in mancanza di crematori.
la costruzione del sanatorio
Il generale Franco, il Cabildo di Tenerife, decise di prendere provvedimenti per arginare questa problematica e così ordinò la costruzione di un lebbrosario, che potesse essere un luogo utile, sia per le ultime fasi di vita degli ammalati e sia per l’isolamento della malattia stessa.
Il progetto prevedeva la costruzione di: padiglioni per gli ammalati, un ospedale, un crematorio, una chiesa e, addirittura, le strutture per il personale che avrebbe lavorato nel sanatorio.
I tempi per la costruzione degli edifici furono molto lunghi, tant’è che non fu mai utilizzato per lo scopo per il quale venne costruito. Inoltre, in quegli anni vennero scoperte nuove cure mediche per la lebbra e risultava avere un contagio molto ridotto da non essere più utile l’isolamento degli ammalati.
L’utilizzo del sanatorio negli anni
Come già precedentemente detto, il sanatorio non è mai stato utilizzato per lo scopo per il quale fu costruito. Fino agli anni ’70 rimase inutilizzato, deteriorandosi lentamente, dopodiché si parla sia stato di presidio militare per diversi anni e all’interno si possono trovare ancora tracce militari.
Successivamente, nel 2002, il tutto è stato venduto ad un imprenditore italiano che voleva costruirci un complesso turistico ma, nel 2003, la legge di moratoria gli congelò ogni progetto.
Cosa vedere nella città fantasma di Abades
Il complesso è costituito da circa 36 edifici che comprendono diverse strutture:
Gli edifici residenza
Lungo tutta la strada sterrata si trovano degli edifici tutti uguali tra loro, posizionati in una simmetria che forma una spina di pesce. Essendo tutti uguali, di un solo piano, si ipotizza siano gli edifici che avrebbero ospitato gli ammalati.
L’ospedale
Procedendo più avanti, si incontra quello che doveva essere l’ospedale centrale che avrebbe ospitato gli ammalati più gravi. Si tratta di un grande edificio a due piani e all’interno si possono scorgere i resti di quelli che dovevano essere le camerate e, anche, i bagni, contraddistinti dalle classiche mattonelle bianche.
La chiesa
La chiesa del sanatorio di Abades è il luogo che mi ha suscitato più sensazioni. Incute molto timore, è alta e maestosa e la si può scorgere anche da lontano, perfino dall’autostrada per Santa Cruz. Difatti il Cabildo volle che fosse visibile da lontano e così è! All’interno c’è ancora la croce, oltre alle macerie e diversi graffiti un po’ ovunque, ma le sensazioni che mi ha lasciato, una volta entrata in questo luogo, sono difficili da spiegare. E’ come se non fossi sola, ogni tanto venivo percossa dai brividi, il silenzio, il rimbombo dei mie passi e il vento incessante che sembrava parlarmi, mi ha lasciato una specie di angoscia addosso.
La palazzina
La palazzina, un’abitazione a due piani separata da tutto il resto, si dice sia “la casa del direttore”. Costruita in un punto strategico dove potesse controllare tutto e di fronte al mare, è l’unica ad avere le parvenze di una vera casa.
Il sanatorio di Abades, un luogo dai tanti misteri e leggende
Il sanatorio di Abades ad oggi, si presenta in totale abbandono tra graffiti e macerie, un luogo mistico dalle diverse storie e leggende celate dietro. C’è chi parla sia la dimora di diversi fantasmi, apparizioni aliene, incontri per rituali notturni, ma la storia più conosciuta è quella che riguarda un signore che incontrò un bambino che chiedeva un passaggio.
La leggenda narra che dopo aver fatto salire in auto il bambino, seguendo le sue indicazioni, raggiunsero la chiesa abbandonata. L’uomo, sorpreso, chiese al bambino se il luogo fosse quello giusto, ma quando si girò per guardarlo, il piccolo non c’era più. L’anziano, dunque, ebbe un malore e si accasciò sul volante della sua auto. Da allora, raccontano di avvistamenti dell’anziano signore che tiene la mano del bambino.
Il sanatorio come patrimonio storico
Le ultime notizie lette parlano di voler far risorgere il lebbrosario come patrimonio storico. Il Cabildo de Tenerife ritiene che il complesso architettonico di 36 edifici lasciato a metà nel 1946 abbia valori storici e artistici. La demolizione è stata espressamente vietata, tanto che gli investitori italiani dovranno recuperarlo per un uso complementare su terreno rustico al complesso turistico che sorgerà a Punta de Abona con 363 milioni di investimento e quasi 3.000 posti letto. Qui l’articolo completo.
Come arrivarci?
Per raggiungere il sanatorio di Abades è possibile arrivarci sia con i mezzi che in auto.
In auto: bisogna prendere l’Autopista del Sur e imboccare l’uscita 42 per Abades. Gli edifici sono perfettamente visibili, poiché posizionati su una “collina”. Io sono salita dalla spiaggia di Abades.
In Autobus: prendere la linea 111, che porta a Santa Cruz, e scendere alla fermata ‘Abades’. La fermata è lungo l’Autopista, bisogna stare attenti nel percorso senza marciapiedi pedonali prima di entrare nella cittadina di Abades. Dopodiché è tutto dritto, vedrete già da lontano la chiesa del sanatorio, impossibile sbagliarsi.
consigli per visitare il sanatorio di Abades
Attualmente il sanatorio di Abades è di proprietà privata, io ho visitato il posto facendo comunque molta attenzione. Al sanatorio ci si può accedere da diverse direzioni e il cancello era aperto, il resto non è delimitato da nulla. Quando ci sono stata io, non c’era nessuno oltre me, ma è evidente che il luogo venga frequentato spesso e non solo da visitatori giornalieri, ma anche da persone che ci vivono all’interno.
Molti degli edifici (per esempio l’ospedale) sono molto diroccati e l’ingresso è sconsigliato per pericolo di crollo. Ad ogni modo, se decidessi di entrare all’interno degli edifici, presta molta attenzione.