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Cammini Diario di bordo

In cammino sulla Piccola Cassia: tra cultura e natura

La Piccola Cassia è un cammino di circa 170 km, che ha come punto di partenza l’abbazia di Nonantola e termina alla città di Pistoia.

la piccola cassia
Segnaletica Piccola Cassia

Il nome della Piccola Cassia, o Cassiola, ha origine dal fatto che questa antica strada consolare proseguiva la famosa Via Cassia. Ripercorre quel tratto d’Appennino che già, in passato, i Romani utilizzavano per raggiungere la Pianura Padana centrale salendo da Pistoia e attraversando il territorio tra Modena e Bologna. Tutte queste grandi vie consolari furono costruite dagli antichi romani per trasportare merci o per favorire il passaggio di carovane e soldati. Nell’alto medioevo diventò un strada longobarda, uno dei tanti percorsi che conducevano a Roma congiungendosi con la famosa Via Francigena.

Piccola Cassia, da Nonantola a Pistoia

Questa antica via coinvolge due regioni: l’Emilia Romagna e la Toscana, connettendosi con la Romea Strata e la Romea Nonantolana, uno dei percorsi di pellegrinaggio più importanti verso Roma e la Terra Santa.
Ed è proprio dall’abbazia di Nonantola, fondata nel 752 da Sant’Anselmo, uno dei più importanti complessi benedettini dell’Italia medievale, che comincia il cammino.
Ricco di testimonianze storico-religiose e caratterizzato da un paesaggio rurale e naturale particolare, che va dalla fertile pianura, alle colline coperte di vigneti, ai folti boschi, al territorio mistico dei calanchi.

Vigne e colline

Qui di seguito tutte le tappe della Piccola Cassia:

  • 1° tappa: Nonantola – Bazzano 26 km
  • 2° tappa: Bazzano – Tolè 29,5 km
  • 3° tappa: Tolè – Abetaia 24,3 km
  • 4° tappa: Abetaia – Rocca Corneta 15,8 km
  • 5° tappa: Rocca Corneta – Capanna Tassoni 17,98 km
  • 6° tappa: Capanna Tassoni – Cutigliano 13,80 km
  • 7° tappa: Cutigliano – Ponte Petri 23,70 km
  • 8° tappa: Ponte Petri – Pistoia 18,30 km

Il mio cammino da Bazzano a Tolè

Il mio cammino comincerà, invece, da Bazzano e terminerà a Tolè. Due giorni per scoprire una parte di questo itinerario e un pezzo di questa incredibile terra.

PRIMA TAPPA: DA BAZZANO A LOCANDA LA TAGLIOLINA || 11,7 KM || +300 -230

Partenza dalla stazione di Bazzano. Il paese di Bazzano ha origini lontane: dall’epoca preistorica fu interessato da un continuo passaggio fino all’arrivo del periodo longobardo dove, nel 727, seguì un rapido processo di popolamento che lo portò a diventare una cittadina di rilievo.

Rocca dei Bentivoglio

Punto centrale della città di Bazzano è la sua famosa Rocca dei Bentivoglio, che domina il paese dall’alto di una collinetta vicina al centro storico. La Rocca dei Bentivoglio ha una storia ricca risalente addirittura prima dell’anno Mille, quando assunse una funzione difensiva contro le invasioni barbariche. Il castello, negli anni successivi, subì diversi controlli, modifiche e assedi fino ad arrivare alla famiglia dei Bentivoglio, dove lo trasformarono in una residenza signorile. Passò poi, dall’ospitare un carcere (dove fu imprigionato Ugo Foscolo), un teatro, una caserma fino a diverse abitazioni private.

I prossimi chilometri saranno su una ciclopedonale affiancata da una strada, non troppo trafficata, ma da qui i nostri occhi cominciano ad abituarsi al verde delle colline e dei vigneti della Valle del Samoggia, al confine con il territorio modenese.
Poco dopo il termine della ciclopedonale, si trova il parco regionale dell’Abbazia di Monteveglio, un’area protetta caratterizzata da strade, vallate, sentieri e calanchi, circondata da una storia millenaria.

Abbazia Santa Maria Assunta

In ripida salita raggiungiamo l’entrata al borgo fortificato di Monteveglio che permette di ammirare l’antichissima Abbazia di Santa Maria Assunta. Le origini del castello risalgono all’anno Mille e, ancora oggi, delle fortificazioni originarie, restano: la porta ad arco, dove si accede al borgo, il camminamento di ronda, che sovrasta un breve tratto di mura e la torre castellana dalle numerose merlature a coda di rondine dove si ammira un meraviglioso panorama sui colli . L’Abbazia di Monteveglio fu eretta per celebrare la vittoria di Matilde di Canossa su Enrico IV nel 1092. L’imperatore venne sconfitto nell’assedio della rocca di Monteveglio da pochi uomini che riuscirono a resistere per mesi. Questa vittoria segnò l’inizio del declino di Enrico IV: nel viaggio di ritorno in Germania tentò di assalire il castello di Matilde, ma venne sconfitto nuovamente. Tornato in patria fu detronizzato. Come atto di ringraziamento, la grande contessa fece edificare l’abbazia di Monteveglio che si aggiunse alla chiesa già esistente.

Da qui si prosegue in un bellissimo tratto di sentiero tra i calanchi. I calanchi sono un insieme di rocce sedimentarie tra i quali prevalgono quelle argillose, che ha avuto origine sui fondali oceanici tra i 100 e i 60 milioni di anni fa. I diversi colori che assumono le argille sono dovuti alla presenza di composti:

  • rosso: ossidazione del ferro;
  • nero: presenza di una certa quantità di sostanza organica;
  • verde: riduzione del ferro;
  • bianco: presenza di sali (cloruri e solfati di sodio).
Calanchi

Sui versanti argillosi le varie condizioni ambientali e atmosferiche, rendono difficile la crescita della maggior parte delle piante, solo alcune piante erbacee e arbustive riescono a sopravvivere.
Il cammino prosegue con bellissime viste sulla valle e sul borgo alle nostre spalle e dei ripidi gradoni ci portano su una strada minore a basso traffico che percorreremo per gli ultimi chilometri.

L’arrivo alla locanda la Tagliolina avviene nel primo pomeriggio, un posto immerso nella natura e nel silenzio circostante. Ora riposo prima della tappa lunga e impegnativa di domani.

SECONDA TAPPA: DA LOCANDA LA TAGLIOLINA A TOLè || 27,3 KM || +1120 -590

Dopo una abbondante colazione, si riprende la marcia per la Piccola Cassia. I primi chilometri proseguono su una strada minore a basso traffico e il primo stop di questa tappa è la fonte Acqua Salata, una sorgente molto particolare. Nonostante sia circondata da acqua dolce, quella che esce da questa fonte è salata, questo perché contiene alte percentuali di cloruro di sodio iodio e altri sali tipici delle acque di mare. Infatti, in quest’area dell’Appennino in epoca pliocenica c’era il mare e quest’acqua proviene dalla presenza di ciò che rimane di un mare fossile.

Fonte Acqua Salata

Si lascia la strada asfaltata per prendere un sentiero nella boscaglia, tra sali e scendi arriviamo al borgo fortificato di Castello di Serravalle, che venne costruito a difesa dell’esarcato di Ravenna contro le invasioni barbariche. Venne poi raso al suolo dai Longobardi e fu costruito nel Medioevo sulle fondamenta romane. Nell’800 ospitò Carlo Magno, diretto a Roma. Si entra nel piccolo borgo costruito in pietra. Ci si impiega pochi minuti per visitarlo, per poi proseguire su strade serrate tra vigneti e verdi colline.

Castello di Serravalle

Il prossimo incontro è con la chiesa di Sant’Apollinare, di origini bizantine, la struttura romanica originale è stata abbattuta a metà del Settecento ed ora appare con toni caldi del rosso/arancio circondata da campi di grano e vigne.
La Piccola Cassia continua il suo percorso tra vari sali e scendi, tratti panoramici e molto suggestivi. Si passa dalle località di La Villa, Samoggia, San Prospero (dove con una deviazione è possibile aggiungere la chiesa), Cà Bortolani.

piccola cassia
Chiesa di Sant’Apollinare

Infine, si arriva a Tolè, termine della tappa e del mio cammino.
Tolè è la frazione più grande del comune di Vergato. Il suo nome è una riduzione dialettale di Toleto o Toledo che trae origine dal latino ‘Tabula’, un termine che significa tavolato luogo in cui il legname viene segato a tavole, ad assi. Oppure, tavoliere con riferimento alla zona pianeggiante delle Pradole.

Info sulla Piccola Cassia

Tutte le informazioni, tracce gpx e consigli li trovate sul sito ufficiale del cammino.

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I 10 comandamenti (più uno) del buon camminatore
  1. Fermarti quando il tuo corpo e la tua mente lo necessitano.
  2. Riprendere fiato dopo una lunga salita.
  3. Seguire il proprio ritmo.
  4. Parlarsi, ascoltarsi, capirsi, accettarsi, amarsi.
  5. Accettare le difficoltà e superarle.
  6. Non tutto si ottiene subito.
  7. Sorridere, sempre e comunque.
  8. A volte perdersi ci fa scoprire strade e panorami che ci tolgono il fiato.
  9. Potete mollare.
  10. Decidere con chi camminare è fondamentale.
  11. Vivere di poco è il segreto della felicità.

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