La Via di Francesco è un itinerario che a piedi, in bicicletta o a cavallo, unisce alcuni tra i luoghi simbolo della vita e predicazione del Santo. Lungo circa 500 km, si attraversano la Toscana, l’Umbria e il Lazio fino a raggiungere la città eterna.
Le vie della Via di Francesco
Il cuore della via non può che essere Assisi, patria di San Francesco, che si può raggiungere tramite tre differenti vie:
- La Via del Nord: da La Verna ad Assisi, lunga circa 190 km e un totale di 10 tappe + una variante;
- La Via del Sud: da Roma ad Assisi, lunga circa 250 km e un totale di 14 tappe + delle varianti;
- La Via di Roma: ovvero da La Verna a Roma per un totale di 500 km, compresa delle varianti, e un totale di 24 tappe.
Fondo stradale: 30% asfalto a basso traffico veicolare – 70% strade bianche e sentieri
Altitudine massima: 1133 mt
Ognuno è libero di scegliere il percorso che preferisce, farlo intero o solo metà, siamo noi pellegrini a fare il cammino e non diversamente 😉
Io ho percorso l’intera Via di Roma, partendo da La Verna il 4 Ottobre 2021 e arrivando a Roma il 26 Ottobre 2021. Ho eseguito dei cambi di itinerario, scelto le mie varianti e fermandomi un giorno in più dove ritenevo più opportuno. Partire in solitaria significa anche questo, avere la completa libertà di scelta su come muoversi, con quale passo e decidere anche quando è ora di fermarsi, in base ai propri bisogni ed esigenze.
Le tappe
Via del nord
1 La Verna ➔ Pieve Santo Stefano 14,9 [Dislivello +431 m -1.131 m]
2 Pieve Santo Stefano ➔ Pian della Capanna 16,7 [Dislivello +1.100 m -504 m]
3 Pian della Capanna ➔ Sansepolcro 18,2 [Dislivello +432 m -1.127 m]
4 Sansepolcro ➔ Citerna 12,4 [Dislivello +302 m -170 m]
5 Citerna ➔ Città di Castello 19,9 [Dislivello +794 m -894 m]
6 Città di Castello ➔ Pietralunga 29,3 [Dislivello +944 m -674 m]
7 Pietralunga ➔ Gubbio 26 [Dislivello +758 m -826 m]
8 Gubbio ➔ Eremo di San Pietro in Vigneto 16,3 [Dislivello +495 -529 m]
9 Eremo di San Pietro in Vigneto ➔ Valfabbrica 21,7 [Dislivello +908 m -1.079 m]
P.1 Variante Valfabbrica ➔ Perugia 27,3 [Dislivello +956 m -770 m]
P.2 Variante Perugia ➔ Assisi 25,3 [Dislivello +388 m -555 m]
10 Valfabbrica ➔ Assisi 13,5 [Dislivello +626 m -559 m]
scopri le tappe e i pernottamenti della via del nord: clicca qui per l’articolo
Via del Sud
1 Basilica di San Pietro in Vaticano ➔ Monte Sacro 15,2 [Dislivello +209 m -198 m]
2 Monte Sacro ➔ Monterotondo 18,7 [Dislivello +484 m -371 m]
3 Monterotondo ➔ Ponticelli di Scandriglia 29,4 [Dislivello +930 m -742 m]
F.1 Variante per l’abbazia di Farfa 26,2 [Dislivello +1.034 m -762 m]
4 Ponticelli di Scandriglia ➔ Poggio San Lorenzo 20,1 [Dislivello +859 m -697 m]
5 Poggio San Lorenzo ➔ Rieti 21,6 [Dislivello +569 m -662 m]
6 Rieti ➔ Poggio Bustone 17,6 [Dislivello +940 m -518 m]
R.1 Variante Rieti ➔ Greccio 23,4 [Dislivello +1.065 m -812 m]
R.2 Variante Greccio ➔ Terni 22,1 [Dislivello +672 m -1.197 m]
R.3 Variante Terni ➔ Arrone 16,2 [Dislivello +571 m -459 m]
7 Poggio Bustone ➔ Piediluco 22,1 [Dislivello +691 m -1.134 m]
8 Piediluco ➔ Arrone 12,8 [Dislivello +339 m -485 m]
9 Arrone ➔ Ceselli 15 [Dislivello +484 m -429 m]
10 Ceselli ➔ Spoleto 16,1 [Dislivello +1.125 m -1.014 m]
11 Spoleto ➔ Poreta 14,9 [Dislivello +626 m -675 m]
12 Poreta ➔ Trevi 12 [Dislivello +629 m -549 m]
13 Trevi ➔ Foligno 12,5 [Dislivello +241 m -423 m]
14 Foligno ➔ Assisi 19,3 [Dislivello +550 m -442 m]
14A Foligno ➔ Assisi (escursionistica) 22,5 [Dislivello +1.120 m -990 m]
Via di Roma
1 La Verna ➔ Pieve Santo Stefano 14,9 [Dislivello +431 m -1.131 m]
2 Pieve Santo Stefano ➔ Pian della Capanna 16,7 [Dislivello +1.100 m -504 m]
3 Pian della Capanna ➔ Sansepolcro 18,2 [Dislivello +432 m -1.127 m]
4 Sansepolcro ➔ Citerna 12,4 [Dislivello +302 m -170 m]
5 Citerna ➔ Città di Castello 19,9 [Dislivello +794 m -894 m]
6 Città di Castello ➔ Pietralunga 29,3 [Dislivello +944 m -674 m]
7 Pietralunga ➔ Gubbio 26 [Dislivello +758 m -826 m]
8 Gubbio ➔ Eremo di San Pietro in Vigneto 16,3 [Dislivello +495 -529 m]
9 Eremo di San Pietro in Vigneto ➔ Valfabbrica 21,7 [Dislivello +908 m -1.079 m]
P.1 Variante Valfabbrica ➔ Perugia 27,3 [Dislivello +956 m -770 m]
P.2 Variante Perugia ➔ Assisi 25,3 [Dislivello +388 m -555 m]
10 Valfabbrica ➔ Assisi 13,5 [Dislivello +626 m -559 m]
11 Assisi ➔ Foligno 19,3 [Dislivello +442 m -550 m]
11A Assisi ➔ Foligno (escursionistica) 22,5 [Dislivello +990 m -1.120 m]
12 Foligno ➔ Trevi 12,5 [Dislivello +423 m -241 m]
13 Trevi ➔ Poreta 12 [Dislivello +549 m -629 m]
14 Poreta ➔ Spoleto 14,9 [Dislivello +675 m – 626 m]
15 Spoleto ➔ Ceselli 16,1 [Dislivello +1.014 m -1.125 m]
16 Ceselli ➔ Arrone 15 [Dislivello +429 m -484 m]
17 Arrone ➔ Piediluco 12,8 [Dislivello +485 m -339 m]
18 Piediluco ➔ Poggio Bustone 22,1 [Dislivello +1.134 m -691 m]
R.1 Variante Arrone ➔ Terni 16,2 [Dislivello +459 m -571 m]
R.2 Variante terni ➔ Greccio 22,1 [Dislivello +1.197 m -672 m]
R.3 Variante Greccio ➔ Rieti 23,4 [Dislivello +812 m -1.065 m]
19 Poggio Bustone ➔ Rieti 17,6 [Dislivello +518 m -940 m]
20 Rieti ➔ Poggio San Lorenzo 21,6 [Dislivello +662 m -569 m]
21 Poggio San Lorenzo ➔ Ponticelli di Scandriglia 20,1 [Dislivello +697 m -859 m]
F.1 Variante per l’abbazia di Farfa 26,2 [Dislivello +762 m -1.034 m]
22 Ponticelli di Scandriglia ➔ Monterotondo 29,4 [Dislivello +742 m -930 m]
23 Monterotondo ➔ Monte Sacro 18,7 [Dislivello +371 m -484 m]
24 Monte sacro ➔ Basilica di San Pietro in Vaticano 15,2 [Dislivello +198 m -209 m]
La segnaletica
La segnaletica della Via di Francesco la si ritrova in diverse combinazioni, in base al luogo che si sta percorrendo.
Il simbolo chiave di questo cammino, ovviamente, è il Tau giallo che lo ritroviamo come segnale in vernice.
I suoi colori sono il giallo e il blu, infatti come segnaletica ritroviamo una fascia dai seguenti colori in vernice.
Inoltre, troviamo anche delle segnaletiche verticali contraddistinte da un cartello metallico. In Lazio ritroviamo il cartello metallico composto da una fascia di colore blu e giallo che è il segnale di riconoscimento della via. Mentre in Toscana e Umbria, ritroviamo dei cartelli metallici bianchi che ci segnalano la direzione, il luogo da raggiungere e il kilometraggio.
Alcune volte il segnale potrebbe essere nascosto, per esempio coperto da piante in crescita, basta ricercare il segnale successivo, posto di solito a circa 200 metri dal precedente.
Tra l’altro, nel Lazio ho trovato, oltre le segnaletiche, dei cartelli in legno con bellissime citazioni! 🙂
TRACCE GPX
La via è perfettamente segnalata. Non c’è rischio di perdersi! Ma, nel caso ci fosse bisogno o per sentirsi più sicuri, si possono scaricare le mappe in gpx direttamente sul sito ufficiale della via!
La credenziale del pellegrino e il Testimonium
Prima di partire per un cammino è bene munirsi della credenziale.
Ma che cos’è la credenziale? E a cosa serve?
La credenziale possiamo descriverla come ‘il passaporto del pellegrino’, non è altro che un libricino a fisarmonica o ripiegato su se stesso.
Nella prima pagina troviamo lo spazio dove vanno posti:
- i nostri dati personali;
- il luogo e la data di partenza;
- il luogo e la data di arrivo;
- come si vuole percorrere il cammino: a piedi, a cavallo o in bicicletta.
Infine, nei restanti fogli sono disegnati dei riquadri vuoti in cui vengono posti i timbri delle varie tappe del cammino, dove ci si ferma per una pausa o si pernotta.
Per sapere altro sulle credenziali ti consiglio di leggere qui!
La credenziale della Via di Francesco va richiesta almeno 3 settimane prima della partenza ( 2 mesi per spedizioni fuori dall’Italia) per consentire l’invio tramite servizio postale.
Se non siete certi del giorno esatto di partenza, indicatelo nel modulo di richiesta.
Il servizio di invio è gratuito ed è svolto a cura dell’Ufficio della Credenziale presso la PiccolAccoglienza della Diocesi di Gubbio. Si consiglia un’offerta libera all’ufficio della Credenziale per coprire le spese di spedizione e sostenere i costi del servizio. Potete richiederla qui!
Cos’è il Testimonium?
Il Testimonium, o la Compostela nel cammino di Santiago, non è altro che una certificazione che attesta di aver percorso il cammino.
Qui, serve ancora una volta la credenziale! La quale attesta dell’effettivo cammino e quanti km hai percorso, più o meno, in base ai numeri di timbri presenti. Per questo è importante ricordarsi di farsi timbrare la credenziale ad ogni tappa, così, al termine del cammino se hai percorso minimo 100 km a piedi e 200 km in bicicletta, si può ricevere il Testimonium.
Per dirla in breve, è una specie di ‘premio’ da collezionare e attaccare nella propria camera insieme alla credenziale completa di timbri, come ricordo del cammino percorso!
Souvenir alternativi 🙂
Il testimonium della via di Francesco si può richiedere:
- ad Assisi: Statio Peregrinorum presso il Sacro Convento – Basilica Papale di San Francesco d’Assisi – Piazza Inferiore di San Francesco, 2;
- a Roma: nella sacrestia della Basilica di San Pietro.
La guida
La guida della via di Francesco è presente sia in versione cartacea che online. Nella guida sono presenti tutte le tappe, i dislivelli, kilometraggi, accoglienze ect… Molto utile e comoda, io le compro sempre prima di partire per un cammino! La potete trovare qui!
Inotre, la guida online la potete trovare sul sito ufficiale del cammino. In più, vi consiglio di iscrivervi alla pagina FB della “Via di Francesco”, dove potete trovare aggiornamenti, lista delle accoglienze aggiornate, potete fare domande e chiarire i vostri dubbi!
Accoglienze lungo la via di Francesco: dove pernottare?
Le accoglienze lungo la via di Francesco sono di diverse tipologie. Possiamo trovare:
- Ostelli, non presenti in tutte le tappe. Si tratta di ospitalità con letti a castello e bagni in comune. Solitamente si ha l’accesso al servizio lavanderia (stile Cammino di Santiago). I prezzi variano tra i 15 e i 20 euro;
- B&B e hotel, presenti in ogni tappa. Si ha una camera tutta per sé. I prezzi sono più elevati, si aggirano dai 30 euro per una singola, 50 per una doppia, a 80 euro una tripla, circa. Solitamente la colazione è inclusa;
- Ospitalità religiosa o eremi, non presenti in tutte le tappe. Si tratta di strutture gestite da ordini religiosi. Solitamente sono a donativo o a prezzi fissi che vanno intorno ai 20 euro, in base al servizio che danno. Spesso è presente la mezza pensione se si tratta di eremi, altre ospitalità religiose danno solo il pernottamento. Si dorme in sacco a pelo, quindi portatelo se avete intenzione di dormire in queste strutture. Queste strutture in bassa stagione chiudono, dato la poca presenza di pellegrini. Alcune le trovate aperte massimo fino ad ottobre.
Per tutte le tipologie di strutture è bene prenotare in anticipo. Soprattutto se decidete di partire in alta stagione.
In che periodo partire?
Per ogni cammino penso che il periodo migliore per partire sia l’autunno e la primavera. In estate fa veramente troppo caldo, soprattutto in agosto! In inverno potreste trovare neve in alcuni luoghi, ed essere poco praticabile. Mentre, le mezze stagioni sono perfette per camminare sia per la temperatura, non sono troppo trafficati, sia per i bellissimi colori a cui si assiste! La natura in queste due stagioni offre spettacoli meravigliosi! Se avete la possibilità vi consiglio di provare un cammino in questi periodi dell’anno 🙂
Inoltre, molte accoglienze tra settembre e ottobre chiudono, soprattutto le accoglienze religiose, data la poca presenza di pellegrini.
E’ un cammino adatto a tutti?
La difficoltà di questo cammino sta nei suoi continui sali e scendi. Io l’ho trovato un po’ faticoso a livello fisico e arrivavo da due mesi di trekking sulle Alpi. Penso che la difficoltà sia, soprattutto, nel fare questi dislivelli per più giorni continui con uno zaino parecchio pesante sulle spalle.
Consiglierei, senz’altro, una preparazione fisica prima di incamminarsi sulla via. Non la consiglio a chi si approccia al mondo dei cammini per la prima volta e senza una preparazione fisica: ad esempio, appena alzati dal divano 😀
Ci sono dei pericoli sulla via?
Ogni anno la via di Francesco viene percorsa da centinaia di pellegrini e pellegrine, spesso anche in solitaria.
Essendo un cammino che percorre aree boschive e l’area dell’Appennino, la possibilità di trovare animali selvatici c’è. Io, ad esempio, ho trovato dei cinghiali in una zona boschiva.
Nell’area del Lazio c’è una forte presenza di greggi al pascolo, che a loro difesa ci sono i cani pastore. I cani pastore sono lì a fare il loro lavoro, difendono il gregge e la loro proprietà. Difficilmente un cane pastore attacca, sempre se non si decide di proseguire fregandosene degli avvisi dettati dai cani, che sono lì ad avvisare di non avvicinarsi al proprio gregge. L’unica cosa da fare in questi casi, è tornare indietro con tranquillità, allontanandosi dalla loro areale e cambiare strada, oppure aspettare che vadano via (ma potrebbe passare un po’ di tempo). In ogni caso, io non li ho incontrati, solo un paio senza gregge che prendevano il sole e non mi hanno neanche calcolata.
Se non avete dimestichezza con queste situazioni vi suggerisco di guardare qualche video o leggere qualche articolo a riguardo 🙂
La stessa cosa vi suggerisco di fare per quanto riguarda gli animali selvatici. Io, ad esempio, non avevo mai incontrato cinghiali dal vivo, ma avevo letto molto a loro riguardo, su come fare a proseguire in caso di incontri. Mi sono ricordata di un articolo che diceva di fare rumore e loro sarebbero scappati, perché sono spaventati dall’essere umano. E così è stato! Avevo con me un piccolo fischietto, da usare in caso di emergenze, l’ho fischiato e loro sono andati via. Così ho proseguito, facendomi sentire ogni tanto dato che ne avevo incontrati un po’. Ammetto di essermi tanto spaventata all’inizio, ovviamente. Diverso sarebbe stato se ci fosse stata una mamma con dei cuccioli. In presenza di cuccioli potrebbero presentarsi più aggressivi, se vi vedono come una minaccia.
Soprattutto per chi cammina solo/a, si cammina in silenzio e, solitamente, non ci sentono arrivare e può capitare di trovarseli davanti. Lì si ha effetto spavento da parte di entrambi 😀 Consiglio di fare rumore con i bastoncini ogni tanto, così da avvisare del proprio arrivo. Ma ricordate che siete voi che state camminando a casa loro e non il contrario, ed è normale che ci siano.
Sembra stupido che ve ne parli, ma vi posso assicurare che non lo è! Se si cammina in periodi di caccia, ad esempio io mi sono trovata nel periodo della caccia al cinghiale, potete trovare cacciatori nei boschi. Cosa fare?! Vestirsi colorati 😀 dico davvero!!! I cacciatori potrebbero scambiarvi per un animale se siete vestiti scuri o mimetizzati con la natura. Mettete vestiti suuuuper colorati! Che poi sono anche belli, no?!
Anche la gente del luogo mi metteva in guardia, dicendomi di indossare un giubbottino di quelli catarifrangenti.
Servizi lungo la via e fonti d’acqua
Ogni tappa termina in un paese, città o borgo che è provvista di tutti i servizi di prima necessità. Supermercati, farmacie e fonti d’acqua ad ogni tappa. Servizi secondari come lavanderie self-service o altri tipi di negozi non si trovano nei piccoli borghi o paesini ma nelle cittadine un po’ più grandi e fornite di tutto.
Le fonti d’acqua sono sicuramente presenti ad ogni fine tappa. Solitamente le si trovano anche lungo la via, ma non sempre. Sulla guida è specificato quando si affrontano tappe sprovviste di fonti d’acqua e alimentari, basta fare rifornimento prima di partire 😉
La via di Francesco come cammino religioso e non…
La via di Francesco nasce come cammino religioso. Ripercorre i luoghi sacri dove il Santo ha vissuto, ma anche dove lui si è rifugiato, abbandonando la ricchezza e la vanità della società in cui viveva. Ha percorso più e più volte le vie che oggi percorriamo noi tramite questo cammino, predicando il vangelo e la parola di Dio. Ma questo non è detto che deve essere percorso solo e soltanto da gente credente, ma anche solo per chi vuole percorrere queste terre a piedi per motivi turistici. Camminare lungo la via di Francesco, puo’ essere anche solo un modo di ricercare dentro la profondità di se stessi, il senso della propria esistenza. O ancora, semplicemente per camminare.
Ognuno parte per una sua personale e diversa motivazione e ognuna di essa ha il suo rispetto!
Inoltre, penso sia il cammino perfetto per riconnettersi con la nostra Madre Terra.
Il cammino e le mie emozioni
Da questo cammino torno carica di un bagaglio emozionale pieno e faccio tesoro dei tanti insegnamenti che mi ha portato. Incredibile quanto può darmi il semplice camminare…Più lo faccio e più sono grata delle decisioni che ho preso nella mia vita, sia quelle che mi hanno fatto male che quelle che mi hanno fatto del bene.
Mi rendo conto di come ogni singola scelta fatta nella mia vita doveva essere fatta. Se non ci fossero state le cattive decisioni, probabilmente, io non sarei qui ora a scrivervi su un blog e a raccontarmi su un social 🙂
In questo cammino ho avuto l’occasione di mettermi a confronto con delle mie paure. Ho incontrato ciò che mi spaventava e ho cercato di superarle. Alcune sono riuscita a superarle, altre invece no. Nell’ultimo caso, ho compreso che a volte va bene anche fermarmi, capire i miei limiti, o meglio, darmi dei limiti perché ultimamente stavo vivendo cercando di oltrepassarne molti, mettendomi in situazioni pericolose.
Mi sono messa in cammino con la consapevolezza che avrei trovato situazioni che non sapevo se fossi stata in grado di valicare. Eppure ho scelto di incamminarmi nonostante tutto e, ancora una volta, sola.
Mi sono resa conto di essere molto severa con me stessa, ma devo comprendere che va bene “mollare”. L’ho fatto tante volte e so bene che da quel mollare ne nasce sempre qualcosa di buono. Una situazione che può risultarmi dannosa posso decidere di affrontarla o anche di voltarmi e cambiare strada. E quest’ultima cosa l’ho accettata durante il cammino in una situazione, per me, difficile.
Insomma, sono tante le cose che sto imparando grazie alla mia amica Natura. Una di queste è stato imparare a sorridere anche sotto la pioggia incessante.
Solo chi lo vive può capire quanto sia difficile mantenere l’umore alto dopo 8 giorni di pioggia e camminarci per almeno 7 ore al giorno, con tutti i primi dolori che il cammino ti sottopone. Eppure al giorno 5 di pioggia, mentre cammino come un mulo, con la testa bassa, stanca e con l’umore un po’ basso, ho alzato la testa e, ancora una volta, la Natura mi ha mostrato qualcosa di straordinario. Mi ha resa partecipe degli effetti della pioggia sulla natura e quanta bellezza ne scaturisce! Lì, proprio sotto i miei occhi, decine e decine di foglie, secche e non che tanto mi piacciono vedere volteggiare e cadere, ricoperte da tante piccole gocce di pioggia! Quella stessa pioggia che in quei giorni non mi ha mollata un attimo! Eccola, la magia delle cose che ho attorno. E che magia! E quanta bellezza mi circonda e questa pioggia ha reso il tutto ancora più magico…
Questo cammino mi ha sfinita. Sono stanca fisicamente e mentalmente e termino questo cammino con un po’ di amaro in bocca ma anche felice. Ho pianto e riso. Un ossimoro di emozioni difficile da trattenere. E che ho scelto di non trattenere.
All’arrivo alla meta, davanti a quell’immensa piazza, quando poi ti volti indietro e guardi tutta la strada che hai fatto, da sola e con l’aiuto di qualche persona speciale incontrata sulla via, ti rendi conto dei km che hai dovuto fare a piedi, sotto la pioggia, con l’incontro delle tue paure, con i dolori, la stanchezza, la solitudine e tanto altro solo per poter dire a te stessa che “sì, ancora una volta ce l’hai fatta. E ancora ce la farai…”
Sono sempre più fiera della donna che sto diventando.
Preparate lo zaino e partite, vi assicuro che non potrete mai pentirvene.
Buon Cammino, Pellegrini!
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I 10 comandamenti (più uno) del buon camminatore
- Fermarti quando il tuo corpo e la tua mente lo necessitano.
- Riprendere fiato dopo una lunga salita.
- Seguire il proprio ritmo.
- Parlarsi, ascoltarsi, capirsi, accettarsi, amarsi.
- Accettare le difficoltà e superarle.
- Non tutto si ottiene subito.
- Sorridere, sempre e comunque.
- A volte perdersi ci fa scoprire strade e panorami che ci tolgono il fiato.
- Potete mollare.
- Decidere con chi camminare è fondamentale.
- Vivere di poco è il segreto della felicità.
8 risposte su “In cammino sulla Via di Francesco: da La Verna a Roma a piedi”
È sempre stato emozionante seguire Cecilia nei suoi cammini.
La tenacia, l’ironia e la passione sono pregi che le appartengono.
A questo punto direi che la precisione descrittiva dei percorsi invoglia le persone a tuffarsi consapevolmente in queste avventure spirituali o non, ma comunque alla ricerca di se stessi..
Complimenti.
Ciao Marco, grazie mille 🥰
Bellissime parole!
Brava Cecilia, condivido al 100% i tuoi commenti e il tuo scritto. Io e mia moglie, il cammino da La Verna a Roma, l’abbiamo fatto in 22 giorni nell’Aprile/Maggio 2017 in occasione del nostro 50° di matrimonio e… 150 anni in due. Non ti fermare e Buon cammino. Sauro e Giuliana Macelloni
Ciao Sauro e Giuliana 😊 grazie per questo vostro commento! Bellissimo festeggiare il proprio anniversario in cammino! E fatevelo dire, chapeau averlo fatto in 22 giorni 😘
Complimenti Cecilia è l’articolo su questo cammino più completo che ho trovato su internet. Continua così! Ti seguo 🤗
Grazie Franciiii! 😘😘
Tutto molto bello!
Le scrivo in realtà per chiedere consiglio, riguardo ad un viaggio che mi riprometto di fare a breve, che ha dell’impegnativo. Sono esperto di viaggi, ma non certo a piedi, sebbene sia un ottimo camminatore… in realtà, in questo campo posso vantare solo i piedi 🙂
Vorrei chiederle, amichevolmente, una consulenza.
Grazie ed ancora brava!
AdT
Ciao 🙂 puoi scrivermi su Instagram apiedi_ilmondo o sulla mia mail: blog@apiediilmondo.it